Progetto DISIMBALLIAMOCI! Verso i negozi rifiuti zero




A breve metteremo i nomi e indirizzi dei negozi aderenti all'iniziativa!!!

REGOLAMENTO INIZIATIVA
"DISIMBALLIAMOCI! VERSO RIFIUTI ZERO"
Comune di Faenza
1. Oggetto del regolamento
Il presente regolamento stabilisce le modalità di attuazione del progetto “Disimballiamoci!
verso rifiuti zero”, progetto proposto dalla società civile del territorio e teso alla riduzione
degli imballaggi e diretto a commercianti e artigiani di prodotti alimentari e ristoratori.
2. Soggetti coinvolti
I soggetti coinvolti nell’iniziativa sono:
● commercianti e artigiani di prodotti alimentari e pubblici esercizi in generale:
destinatari diretti dell’iniziativa, che si intende incentivare al fine di introdurre nei
propri esercizi azioni virtuose di riduzione degli imballaggi;
● consumatori: destinatari indiretti dell’iniziativa, che si intende sensibilizzare per
estendere la cultura della riduzione degli sprechi e tutela dell’ambiente;
● associazioni ambientaliste: proponenti l’iniziativa, parte attiva nell’attuazione e
presidio del progetto, firmatarie del protocollo di collaborazione di cui al successivo
articolo 9;
● Comune di Faenza: soggetto istituzionale di attuazione e presidio dell’iniziativa.
3. Categorie di esercizi commerciali coinvolti
Gli esercizi coinvolti in via sperimentale sono:
● bar, gelaterie e pubblici esercizi in generale
● negozi alimentari.
Il Comune si riserva la facoltà di estendere l’iniziativa ad altre tipologie di esercizi
commerciali.
4. Azioni virtuose per bar, gelaterie e pubblici esercizi in generale
L’esercizio commerciale che intende aderire al progetto presenta domanda tramite apposita
modulistica online, con la quale si impegna a porre in essere le seguenti azioni virtuose,
alcune minime e obbligatorie, altre ulteriori e facoltative.
Azioni minime (fermo restando l'obbligo di legge di distribuire ai clienti esclusivamente buste biodegradabili o di stoffa riusabile, evitando
dunque quelle in nylon, anche se trasparenti):
● posizionare nei locali dell’esercizio (sia nel retro locale sia a disposizione del
pubblico) bidoni di raccolta differenziata;
● servire acqua non da bottiglie di plastica ma unicamente da bottiglie di vetro, da
rubinetto o da erogatori.
Azioni ulteriori:
● non utilizzare cialde monodose per il caffè, ma macinare caffè in grani o usare cialde
completamente biodegradabili
● adottare la dosatrice di zucchero al posto delle bustine monodose;
● usare esclusivamente coppette o contenitori da asporto compostabili.
Azioni extra:
● adottare il vuoto a rendere per acqua minerale e birra, anche ai fini della promozione
a livello locale dell'iniziativa sperimentale nazionale regolata da quanto indicato dal
Decreto del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare del 3 luglio
2017, n. 142, e/o per altre bevande.
5. Azioni virtuose per negozi alimentari (fermo restando l'obbligo di legge di distribuire ai clienti esclusivamente buste biodegradabili o di stoffa riusabile, evitando
dunque quelle in nylon, anche se trasparenti):
Azioni minime:
● invitare i clienti (con cartelli ad hoc del tipo "porta la sporta") a portarsi da casa le
buste riusabili.
Azioni ulteriori:
● fornire contenitori biodegradabili, vendere prodotti sfusi, alla spina
Azioni extra:
● fare vuoto a rendere dei contenitori.
6. Incentivi per gli esercizi commerciali
L’adesione al progetto viene premiata:
● in termini di immagine: l’aderente potrà esibire una vetrofania del tipo
"DISIMBALLIAMOCI! VERSO I RIFIUTI ZERO!", con un numero di bollini da 1 a 3 in
misura delle azioni virtuose attivate, e pubblicizzare presso i clienti l’adesione;
● in termini economici: l’aderente usufruirà di uno sconto sulla TARI.
Gli incentivi sono proporzionali al grado di adesione.
L’esercizio commerciale che adotta le azioni minime ha diritto:
● alla vetrofania con 1 bollino verde;
● ad uno sconto del 5% sulla componente variabile TARI.
L’esercizio che adotta le azioni minime e quelle ulteriori ha diritto:
● alla vetrofania con 2 bollini verdi;
● ad uno sconto del 10% sulla componente variabile TARI.
L’esercizio che adotta le azioni minime, quelle ulteriori e quelle extra ha diritto:
● alla vetrofania con 3 bollini verdi e la dicitura;
● ad uno sconto del 15% sulla componente variabile TARI.
8. Durata dell’adesione
L’adesione all’iniziativa è annuale ed è tacitamente rinnovata ogni anno.
9. Protocollo di collaborazione, controlli e sanzioni
La definizione di dettaglio delle competenze, del procedimento e della modulistica, è stabilita
in un Protocollo di collaborazione del progetto Disimballiamoci che il Comune di Faenza e le
Associazioni ambientaliste proponenti si impegnano a stipulare.
Il controllo dell’effettiva messa in atto delle azioni virtuose per le quali l’esercente si è
impegnato viene condotta dal Comitato di Progetto, istituito e operante ai sensi del
Protocollo. Il Comitato è supportato per le istruttorie e gli atti amministrativi dagli uffici del
Comune competenti.
In caso di riscontro di mancata adozione di anche una sola delle azioni per le quali
l’esercente si è impegnato, il controllore emette contestazione che prontamente invia
all’esercizio commerciale e al Comune.
Se entro 30 giorni l’esercizio commerciale non comunica per iscritto le cause ostative,
dimostrando la non imputabilità a propria volontà, che hanno portato alla mancata adozione
delle azioni, il Comune applica le sanzioni previste.
Le sanzioni consistono:
● nell’immediata rimozione della vetrofania;
● nel divieto di pubblicizzare l’adesione revocata;
● nell’inibizione della domanda per i successivi 3 anni.
10. Norme di rinvio
Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si fa rinvio:
● all’adottando protocollo di collaborazione di cui al precedente articolo 9;
● alle disposizioni dei singoli tributi ed in generale alle disposizioni normative sui tributi
locali del Comune;
● alle normative vigenti in materia


PROTOCOLLO DI CONDIVISIONE E COLLABORAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITÀ RECIPROCHE DEL PROGETTO “DISIMBALLIAMOCI”.

Il Comune di Faenza, il Circolo Legambiente Lamone, l'Associazione Gruppo Acquisto Solidale di Faenza, Rete rifiuti di Faenza Emilia-Romagna.
Considerata la più recente normativa in materia di gestione e riduzione dei rifiuti, di promozione della green-economy dell'economia circolare, con particolare riferimento a:
•Legge regionale Emilia-Romagna, 23 luglio 2014, n. 19, “Norme per la promozione dell’economia solidale";
•Legge regionale Emilia-Romagna, ottobre 2015, n. 16, "Disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata e modifiche alla legge regionale 19 agosto 1996 n. 31 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi)";
•Legge, 28 dicembre 2015, n° 221, Collegato ambientale alla Legge di Stabilità 2016: le nuove norme sulla green-economy;
•Decreto Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 3 luglio 2017, n. 142, Regolamento recante la sperimentazione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all'uso alimentare, ai sensi dell'art. 219-bis del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Tenuto conto di quanto previsto dal Progetto “Disimballiamoci”, proposto da Associazioni Ambientaliste e di espressione della società civile, condiviso e approvato dal Consiglio Comunale con atto n. ............... del ................
Pertanto, per quanto indicato in premessa, le parti sopra menzionate condividono i seguenti obiettivi specifici del Progetto “Disimballiamoci” indicati all'art. 1 e si impegnano a svolgere i compiti di cui ai successivi artt. 2, 3, 4 e 5.
Art. 1)
Obiettivi del Progetto “Disimballiamoci”
Il progetto “Disimballiamoci! Verso rifiuti zero” è proposto dalla società civile del territorio e teso alla riduzione degli imballaggi e diretto a commercianti e artigiani di prodotti alimentari, erboristi, baristi, ristoratori e pubblici esercizi in genere.
Il Comune di Faenza e le associazioni ambientaliste e della società civile, indicate in premessa, aderendo al presente protocollo e al progetto “Disimballiamoci! Verso rifiuti zero!”, intendono:
- favorire la riduzione della produzione dei rifiuti urbani;
- favorire la riduzione dello spreco alimentare a partire dalla fase di produzione e commercializzazione del prodotto;
- favorire il riuso dei beni a fine vita;
- favorire i sistemi di raccolta differenziata che consentono di ottenere la minimizzazione della produzione dei rifiuti, la massima differenziazione dei rifiuti ai fini del loro riciclaggio e la migliore qualità delle frazioni raccolte separatamente, quali le raccolte domiciliari di tipo “porta a porta” o sistemi equipollenti che ottengano pari risultati in termini di minimizzazione della produzione pro-capite di rifiuti non inviati a riciclaggio.
Art. 2)
Compiti dell'Amministrazione comunale di Faenza
L'Amministrazione comunale destina apposite risorse organizzative per la gestione dell'iniziativa, definisce riduzioni tariffarie per le utenze che aderiscono all'iniziativa e attiva una collaborazione con il gestore del servizio rifiuti urbani per l'attuazione di un'apposita campagna di comunicazione, mediante le risorse disponibili nel Piano economico finanziario del servizio.
Art. 3)
Compiti delle Associazioni ambientaliste e rappresentative della società civile proponenti
Le Associazioni ambientaliste e rappresentative della società civile, indicate in premessa, promuovono l'iniziativa nei confronti di consumatori ed esercenti e partecipano alle attività di verifica e monitoraggio.
Art. 4)
Comitato di Progetto
Le parti si impegnano, altresì, a partecipare con un proprio rappresentante ad un apposito Comitato di Progetto che si riunirà almeno una volta all'anno per valutare l'andamento dell'iniziativa, proporre eventuali interventi migliorativi e per approvare la relazione annuale sulle attività svolte e sui risultati del progetto.
Il Comitato è presieduto da un Coordinatore, è composto da 3 membri, eletto in seno ad esso dai rappresentati designati dalle parti, ricercando la massima condivisione e, in difetto di ciò, con la maggioranza assoluta dei componenti.
Il funzionamento del Coordinamento, la segreteria dello stesso e la predisposizione della relazione annuale sono garantiti da risorse umane messe a disposizione, a titolo volontario, dalle Associazioni di cui all'art. 3.
Il Comitato viene rinnovato ogni due anni.
Art. 5)
Valutazione delle utenze aderenti
Il Coordinamento di progetto valuta periodicamente, almeno una volta all'anno, le proposte di adesione all'iniziativa da parte delle utenze interessate, ai sensi di quanto disposto dal Regolamento di Disimballiamoci, trasmettendo gli esiti agli uffici comunali competenti per la conseguente istruttoria amministrativa.
Il Comitato valuta le proposte pervenute, le controversie e i requisiti di mantenimento delle adesioni pervenute da parte delle utenze interessate.
Le valutazioni di cui al comma precedente sono assunte sulla base dell'istruttoria effettuata dagli uffici comunali competenti e le decisioni del Comitato sono richiamate negli eventuali atti amministrativi conseguenti, fatta salva la verifica sulla coerenza delle stesse rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente effettuata dal responsabile del procedimento.
Art. 6)
Durata
Il presente Protocollo ha durata di 6 anni dalla data di sottoscrizione e, alla scadenza, potrà essere rinnovato per un periodo di pari durata, previa condivisione tra le parti.

1 commento:

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