Vademecum famiglie rifiuti zero



Troppe automobili, troppo cemento, troppe case, troppi rifiuti, troppo cibo, troppi prodotti usa e getta che non creano un mondo migliore, ma ci impediscono di avere relazioni più armoniose e distese tra noi e con gli altri esseri viventi. Invece di arricchirci ci impoveriscono. Ecco allora la scelta della “semplicità volontaria”. Nanni Salio, presidente Centro Studi Sereno Regis.




Il packaging (imballaggi) è un problema! Presto capirete che sono la stragrande maggioranza dei vostri rifiuti!


Smettiamola allora di portarci in casa imballi ingombranti e inquinanti. Solo vedendo che certe confezioni non si vendono più, i produttori cambieranno sistema. Partendo da questo esempio, ecco di seguito un elenco di consigli per ridurre la quantità di rifiuti domestici.

-Autoproducete quello che potete: biscotti, torte, pizza, yogurt, pane, pasta, marmellata, succhi di frutta, crema splamabile ... nonché dentifricio, detersivo, shampoo...è utile, divertente e infinitamente soddisfacente! Se fate una ricerca su google vi sono tantissimi consigli....oppure chiedete alle nonne! Un buon gruppo, su Facebook è "Famiglie rifiuti zero" oppure “Tutti pazzi per l'autoproduzione”. Un buon libro da leggere: “Io lo so fare” di Marinella Correggia, ed. Altraeconomia.

 -Portatevi da casa sportine, barattoli, contenitori per alimenti quando andate a comprare: biscotti, cereali, cornflakes, zucchero, farina dal fornaio,frutta e verdura dal contadino carne dal macellaio, pesce dal pescivendolo, miele dall'apicoltore, formaggio e altro al bancone gastronomia. Prendete latte alla spina, oppure con bottiglie vuoto a rendere. Esistono molti mercatini in cui tutti questi produttori si riuniscono settimanalmente (vedi box sotto).


-Al supermercato, al banco della frutta e verdura, potete evitare di prendere nuovi sacchetti di nylon, portandovi da casa i vecchi sacchetti ben conservati. Tenetevi in tasca i guanti in nylon e riusateli finché si può! Ricordatevi: i produttori che danno shopper in nylon usa e getta violano la legge.

-Al supermercato, aguzzate l'occhio e l'ingegno, e prima di comprare un prodotto pensate: quanto e quale imballaggio mi porto in casa? E poi che ci faccio?

-Se proprio vi capita di comprare prodotti con imballaggio preferite sempre confezioni grandi, monomateriale: preferibilmente in vetro (se possibile da riutilizzare), in second'ordine le lattine (acciaio), poi la carta (meglio se poco colorata, come i sacchetti del pane), poi il tetrapak, poi l'alluminio, poi la plastica, e in ultimo l'indifferenziata. (vedi box sotto)

-Riusate tutto infinite volte...il rifiuto è solo un concetto mentale, un pregiudizio! Potete aggiustare, riusare, rattoppare, barattare, fate rifiorire calzolai, sarte, meccanici, robivecchi, ceramisti... 

-Ricreate ma con giudizio....ormai è di moda il riciclo creativo, nelle scuole, nelle ludoteche, si fanno maschere con piatti usa e getta, pupazzi con bottigliette di plastica, sonagli...ma attenzione! Non è sostenibile né ragionevole comprare materiale nuovo, usa e getta, appositamente per "creare" oggetti di riciclo, Inoltre, a meno che non vogliate davvero creare oggetti durevoli, cercate di non attaccare con colla, scotch tempere, i materiali riciclabili tra loro. Altrimenti, dopo qualche settimana, quando il vostro lavoretto si romperà, invece che rifiuti riciclabili, avrete creato un rifiuto indifferenziato...:O(( 

-Bevete acqua da rubinetto e prendete l'abitudine di portarvi borracce quando uscite. Oppure approvvigionatevi di acqua filtrata dagli appositi punti alla spina, c'è anche l'acqua frizzante!!! Se proprio volete comprarla, preferite acqua in bottiglia in vetro, meglio se vuoto a rendere Anche ai vostri bambini date questa abitudine.

-Allattate al seno! Oltre ad essere la norma biologica (quindi l'alimento migliore per il bebè) evitando il latte artificiale, risparmierete soldi, rifiuti e vari processi industriali che contaminano l'ambiente. Potete evitare anche ciucci, biberon e mille altri baby gadgets. Vedi http://allattandoafaenza.blogspot.it/p/libricino-buone-pratiche-gaaf.html

-Per la merenda a scuola dei bambini, evitate di comprare merendine confezionate! Abituateli a sapori più semplici e genuini: fette di torta, panino con marmellata, panino con olio, oppure frutta fresca, frutta secca sgusciata... Se volete confezionare un panino o una fetta di torta, usate un fazzolettino di stoffa, che può essere lavato e riutilizzato, oppure un fazzolettino di carta (tipo scottex) che poi può esser buttato nell'organico. Meglio evitare pellicole di nylon o alluminio. Sono molto utili gli astucci portamerenda, in plastica rigida o in latta. Per bere: limitate i succhi di frutta in tetrapak! Meglio borracce con acqua, oppure ...si può bere direttamente dal rubinetto o dalla fontanella!

-Nel caso dobbiate acquistare lattine, prestate attenzione al fatto che siano di un solo metallo, meglio se acciaio, per poterle riciclare meglio.

-Usate pannolini lavabili per bambini, coppette mestruali o assorbenti lavabili per le donne. A Faenza c'è una pannolinoteca comunale, presso il Centro per le Famiglie, dove poter richiedere tutte le info in merito.


-Per i picnic o feste....Usate fazzoletti piatti, bicchieri, posate in materiale riutilizzabile o almeno compostabile. Fate pressione sul vostro comune per incentivare le ecofeste, anche quelle scolastiche. Sappiate che c'è una legge regionale 5/2015 che premia i comuni virtuosi e incentiva la riduzione dei rifiuti. Alcuni comuni hanno vietato le feste con materiale monouso non compostabile.

-L'usa e getta biodegradabile (pannolini, assorbenti, tovaglioli, piattini) fatto con Mater B è piuttosto costoso e ecologico solo in parte. Non sempre possono essere conferiti nell'organico, e comunque la loro produzione consuma materiale vergine e acqua.

- Non gettate materiale organico nell'indifferenziata! Crea umidità che in discarica causa parecchi problemi e inquinamento (biogas, metano e percolati).
- 
Conferite la frazione organica alla raccolta differenziata (dove è attiva). Se potete trasformate in concime i rifiuti vegetali (solo scarti vegetali, non unti) facendo compostaggio domestico. E' possibile farlo anche sul balcone!Se avete un amico animale...comprate lettiere compostabili!

Cartoni per la pizza da asporto dove vanno? Se sporchi nell'organico, se puliti nella raccolta di carta e cartone...oppure possono essere riutilizzati per mettere altre pizze, in accordo col pizzaiolo.

-I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) Il consiglio è: aggiornare, non cambiare. Ovvero: evitare di cadere nella trappola dell’“e-consumo”; 
non regalare né regalarsi l’ultimo modello di cellulare o computer. Semmai, far aggiornare il tutto creando lavoro anziché spreco. Sì al trashware: è il recupero delle componenti solide di un computer, mettendo anche insieme pezzi diversi, per il ripristino funzionale grazie all’utilizzo di software libero che richiede computer meno potenti. Ma è anche un modo per abbattere il divario digitale fra persone, settori sociali e Paesi (alcuni mandano a progetti nel Sud del mondo i computer rimessi in sesto). Indirizzi di laboratori e associazioni sul sito www.trashware.it e sul libro Tutto da rifare di Pietro Luppi, Terre di mezzo Editore (www.terre.it).


-E infine....andate a piedi, in bici, o mezzi pubblici...non sembra, ma anche usando l'auto creiamo rifiuti: l'auto produce 8 kg di CO2 in media ogni ora che passiamo col motore acceso!!












SIMBOLI NELLE CONFEZIONI
Questo simbolo indica la “riciclabilità” del materiale, non il fatto che sia stato riciclato, si tratta di materiale “vergine”


Materiale riciclato (la percentuale è indicata)








UN PO' DI DATI!!!
Questi sono i dati di raccolta delle diverse frazioni dei 22 comuni migliori delle province di Bologna e Parma per un totale di 200,000 abitanti
occorre ricordare che i quantitativi sono comprensivi di famiglie e utenze non domestiche .


Kg/ab
carta+cartone
56
vetro/latt/bar
42
plastica
30
metalli
5
RAEE
5
legno
23
ingombranti
7
umido
89
verde
120
stracci
2
altro
15
indifferenziato
112
RU tot
505



La media regionale è molto più alta. Faenza nel 2014 ha prodotto 350 kg di RSU e un complessivo di 630 kg/ab di rifiuti urbani, con un tipo di raccolta stradale.

Tutti i comuni che hanno abbattuto il muro dei 100 kg/ab di RSU fanno la raccolta porta a porta, che resta il miglior tipo di raccolta per ridurre e differenziare i rifiuti. Nel settembre 2015 è stata approvata la legge regionale 16/2015 di iniziativa popolare "Sull'economia circolare e della riduzione della produzione dei rifiuti urbani".
A Capannori, il Centro di ricerca Rifiuti zero, ha ideato i "dieci passi verso i rifiuti zero" una strategia che può essere  adottata dai comuni per ridurre al minimo i rifiuti. http://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/dieci-passi-verso-rifiuti-zero/

Nel 2015 nell'ambito del progetto “famiglie rifiuti zero” dieci famiglie “pilota” hanno monitorato e ridotto i loro rifiuti, producendo in media 5 kg/ab di RSU l'anno.

In un anno:


Famiglia Rifiuti Zero*
(kg/ab)
Media Famiglie Rifiuti Zero (kg/ab)
Media Regione utenze domestiche (kg/ab)
RSU
0,7
5,1
160
Raee
0,1
0,5
2,5
Plastica
0,8
5,9
15
Carta
4,5
15,1
35
Vetro/all
 2
12,1

22

* Famiglia che ha raggiunto il valore più basso


IMPATTO AMBIENTALE dei vari rifiuti. In ordine di maggiore impatto ambientale (dal peggiore al migliore)



RSU: i rifiuti indifferenziati costituiscono la parte di immondizia con maggiore impatto ambientale, finiscono in discarica o inceneritore. Ad esempio la carta oleata (da forno) o plastificata, gomma, plastiche non aventi funzione di imballaggio: giocattoli, posate di plastica monouso, pannolini; pannoloni e assorbenti in genere; CD, musicassette, DVD, VHS, penne e pennarelli, sacchi per aspirapolvere, spazzolini, collant, rasoi in plastica, polveri dell’aspirapolvere, lettiere per animali domestici, barattoli dell'orzo.

RAEE: sono la categoria di rifiuti urbani che rapportata al peso e volume contiene il maggior numero di sostanze inquinanti ed è tra quelle più difficili da smaltire. Il Coltan, elemento fondamentale per la produzione di cellulari e videogiochi, è stato la causa delle guerre che hanno devastato il Congo. Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori ma viene estratto dai minatori a mani nude…Lo smaltimento non corretto del RAEE è estremamente inquinante: un solo frigorifero ha un impatto ambientale pari a circa 1,45 tonnellate di CO2.

PLASTICA: la produzione richiede molta energia (per 1 kg di plastica 4 litri di petrolio, circa 200 litri di acqua, e 5 kg di gas serra.) Solo il 46 % della plastica raccolta viene riciclata. Il resto va in discarica o inceneritore. Si biodegrada dai 100 ai 1000 anni.
E' il materiale più inquinante...evitiamo in tutti i modi la plastica usa e getta!

ALLUMINIO: è un materiale con elevato impatto ambientale al momento della produzione: per 1 kg di alluminio si utilizza 5 kg di bauxite, 5 litri di petrolio, 40 litri d'acqua, lasciando dietro di sé un immane peso di rifiuti e gas serra. Si biodegrada in 200 anni. Circa l'88% dell'alluminio differenziato è riciclato, ma non viene mai usato per produrre nuove lattine o imballaggi di uso corrente, ma solo nell'edilizia, e nei trasporti.

TETRAPAK: è un poliaccoppiato, formato da 3 strati (carta, plastica, alluminio) se l'alimento è a lunga conservazione; da 2 strati (carta, plastica) se non è UHT. Il materiale preponderante è la carta. Il tetrapak viene differenziato insieme alla carta, ma poi non è facilmente riciclabile. Solo il 40% di carta tetrapak viene riciclato.. Se possibile, evitiamolo!

CARTA: La produzione di carta è abbastanza pesante per l'impatto sugli alberi e per l'elevato consumo di acqua. Per 1 kg di carta vergine occorrono 3 kg di alberi, 9 kg di sostanze chimiche (collanti...), 0,7 litri di petrolio, 268 litri di acqua. Inoltre, si possono usare diverse sostanze chimiche per lo sbiancamento, che se bruciate producono diossina. Si biodegrada in 3 mesi La carta riciclata, rispetto a quella raccolta è del 87%, il resto va in inceneritore. Per questo il suo consumo va limitato. La carta patinata è quella a maggiore impatto ambientale. Preferire sempre carta riciclata almeno al 50%, senza cloro, certificata FSC. E con la carta in casa...non buttatela! Fateci degli eco-sgabelli...prendete due cassette della frutta, riempitele di carta, legate con spago, ricoprite di stoffa, metteteci un cuscino...e sedetevi!

ACCIAIO: la produzione richiede meno energia della plastica e alluminio, (per 1 kg di acciaio occorre 1 kg di ferro, ½ kg di carbone e !/2 litro di petrolio, 80 litri di acqua) ma dagli impianti siderurgici fuoriescono nell'ecosistema numerose sostanza nocive, cancerogene e altamente inquinanti (il tristemente famoso caso dell'ILVA di Taranto).Ottimo per conservare alimenti, cercate di non usarlo come contenitore usa e getta (lattine) ma solo come contenitore a lungo termine: (scatole di biscotti, porta-merenda...). Riciclare l'acciaio implica un grande rilascio di inquinanti tossici, e comunque l'acciaio riciclato non viene mai usato per produrre nuove lattine ma solo nell'edilizia, e nei trasporti.

BIO-PLASTICHE (Mater B): Totalmente biodegradabile (in 50 gg). Il problema riguarda il processo di produzione che comporta rilascio di ingenti quantità di inquinanti nell'ambiente (pensiamo all'uso di pesticidi). Per produrre 1 kg di Mater B occorre 1,4 kg di petrolio, e 50 litri di acqua...se possibile, quindi, meglio NO-IMBALLAGGIO!

VETRO: Il vetro è il contenitore a minore impatto ambientale sia per la produzione (per 1 kg di vetro occorrono 3 kg di sabbia, 17 litri di acqua, 0,25 litri di petrolio) sia per la sua alta riciclabilità. Purtroppo la raccolta di tipo "misto", come avviene oggi in Italia, permette la produzione unicamente di vetro di colore giallo e verde limitando considerevolmente l'utilizzo del rottame di vetro. Un riciclaggio più efficiente sarebbe possibile mediante la separazione dei diversi colori di vetro: verde, giallo e bianco." Quindi meglio riutilizzare! Buttate il vetro solo se rotto! Riusate bottiglie e barattoli per fare conserve, per tenere cereali, riso, cacao, tisane. E informatevi sulla possibilità del “vuoto a rendere” con bottiglie di latte, birra, acqua, barattoli di miele (cioè restituirlo al commerciante per riempirlo). Dal punto di vista della salute umana, essendo un materiale inerte è assolutamente adatto, più della plastica, a contenere alimenti.





INDIRIZZI UTILI a Faenza per acquistare a rifiuti zero!!! In questa lista scriveremo solo quei prodotti che vengono venduti sfusi, vuoto a rendere.

  • LA STADERA: Via Naviglio 19/a Faenza, vendita sfuso: pasta, riso, spezie, erbe aromatiche, vino, legumi, cereali vari, farina, caffè, frutta secca.
  • Mercato del contadino, piazzale Pancrazi, il venerdì dalle 16 in poi, produttori locali -biologici e non-, che vendono alla spina o vuoto a rendere: latte, passata di pomodoro, miele, uova, frutta e verdura. Ma non dimenticatevi le sporte, e i contenitori!
  • Biomarchéal Centro sociale il Borgo, Via Saviotti 1 e al Centro commerciale Cappuccini, Via Canalgrande 44, il lunedì dalle 16.30: potete comprare bio e sfuso: frutta, verdura, legumi,formaggi, pane, biscotti...
  • Gruppo acquisto solidale Faenza produttori a km 0, biologici, il più possibile senza imballaggi info@gasfaenza.it
  • La bottega della loggetta, Piazzale 2 Giugno, Faenza: trovate sacchi da 5 kg di farina biologica di Roberto Marchi. Succo d'uva con vuoto a rendere.
  • Salto, via Risorgimento 5, www.ilsaltoinbio.it possibilità di acquistare sfuso: detersivi, uvetta, mandorle, pinoli, riso, lenticchia, fagioli, ceci, tutto Biologico certificato. Latte fresco biocon vuoto a rendere su ordinazione.
  • Il Sapore Originale: Via Pascoli 16, possibilità di acquistare sfuso e biologico certificato: pane, biscotti, zucchero di canna, lievito per dolci in polvere, cornflakes, chicchi di cioccolata, frutta secca, pinoli, uvetta, riso, fagioli, ceci...
  • Enologia Balducci, via Naviglio 9: percarbonato di calcio, bicarbonato di calcio, acido citrico e altri principi attivi sfusi utili per la detergenza in casa, barattoli in vetro di tutte le dimensioni, utili come contenitori per pasta, riso... 

In tutte le pescherie, macellerie, negozi di gastronomia, al bancone dei salumi e formaggi del supermercato, si possono portare contenitori da casa. Chiedete al vostro negoziante di fiducia spiegando la motivazione ecologica! A Terni c'è un progetto ad hoc!

  • Gelateria Buono e Bio, via Caffarelli 3, e Gelateria Puro e Bio Via Mazzini Corso Mazzini 42: per chi vuole può portarsi da casa contenitori richiudibili in vetro o plastica dove mettere il gelato!
  • Negozio Buono e Bio, Via Cavour 61, pane, biscotti, sfusi, carta da forno biodegradabile.
  • I Saponi del Lollo: produzione artigianale di creme, saponi, dentifrici in polvere, burrocacao, tutto con materie prime locali, in contenitori vuoto a rendere e riusabili. Lorenzo Rivola: 3312041067
  • Erboristeria Il Regno Vegetale, Corso Giacomo Matteotti 57 : oli cosmetici, oli essenziali, integratori erboristici, tutti in flaconcini vuoto a rendere. Noci saponarie in sacchi da 1 kg, percarbonato di calcio sfuso, argilla sfusa. Shampoo in taniche grandi vuoto a rendere. Tisane sfuse. Ricordate di portare il contenitore da casa!
  • Tecnogianlu: Via Raffaello 4/a, cell 3392701000, riparazione di apparati elettronici (cellulari, computer, tv, registratori). Riparazione e riuso di apparati obsoleti, che commercialmente non hanno valore. Recupero delle componenti di computer o cellulari rotti. 
  • Pannoli lavabili: dove acquistarli: su internet oppure nei negozi (a Faenza puoi trovarli al Mellops, da Pillo, al Salto, nelle Farmacie). Dove averli in prestito e per info: presso Centro per le Famiglie di Faenza, Via insorti 2, Linda 333 3520627. Un buon sito: www.nonsolociripa.it
  • Mercatino dell'usato, via Laghi 40: troverai vestiti, oggetti, giocattoli, stoviglie, mobili...per info333 87 33 787



Fuori Faenza:
  • Miele alla spina o con vuoto a rendere: contattare Azienda Pedrosola, Via San Casciano 95, Casola Valsenio; Ortolani Reda, via Cangia 17, Reda.
  • Ape bianca: negozio di prodotti bio, sfusi e alla spina (eccetto il latte). Viale Lami 2, Forlì,www.lapebianca.it
  • Borgo Etico, negozio di prodotti bio, sfusi e alla spina (eccetto il latte). Via Cavalcavia 42, Cesena (FC). http://www.borgoetico.it/
  • Olio alla spina: Roberto marchi, Via Paglia 9 Brisighella.
  • Compostiera da giardino: gratuita, fornita da Hera per chi ha un giardino o orto.
Compostiera da terrazzo: da acquistare on line 81kia@tiscali.it
http://equoecoevegan.it. Per autoprodurla leggete questo libro:DALLE BUCCE NASCONO I FIORI”Piccolo manuale di compostaggio domestico di Carmela Giambrone

Corretto smaltimento RAEE per le aziende Dismeco http://www.dismeco.it/
Isola ecologica Via righi 6, dal lunedì al sabato
Indirizzi di laboratori e associazioni sul sito www.trashware.it e sul libro Tutto da rifare di Pietro Luppi, Terre di mezzo Editore (www.terre.it)

Bibliografia minima utile:

Zero rifiuti, di Marinella Correggia, ed. Altreconomia
Io lo so fare, di Marinella Correggia, ed. Altreconomia
Rifiuti zero. Una rivoluzione in corso, di Paul Connet, ed Dissensi
Guida al Consumo Critico, CNMS, ed EMI, 2011
Non bruciamo il futuro, di Rossano Ercolini, 2014 ed. Garzanti


Per info: Linda Maggiori 3333520627. 

2 commenti:

  1. Sono molto interessata a trovare prodotti sfusi nei dintorni di Faenza ma alcuni di questi negozi sembra abbiano chiuso. Dove posso trovare una lista aggiornata?

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  2.                        Ecco la sua e-mail :  combaluzierp443@gmail.com

    A causa del COVID-19 ho perso tutto e grazie a dio ho ritrovato il mio sorriso ed è stato grazie al signore Pierre Michel, che ho ricevuto un prestito di 65000 EURO e due miei colleghi hanno anche ricevuto prestiti da quest'uomo senza alcuna difficoltà. È con il signore Pierre Michel, che la vita mi sorride di nuovo: è un uomo semplice e comprensivo.

                    Ecco la sua E-mail : combaluzierp443@gmail.com    

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